RIFLESSOLOGIA PLANTARE
La riflessologia plantare è una pratica della cosiddetta medicina olistica, che prevede la pressione e il massaggio della pianta dei piedi, con lo scopo finale di alleviare determinati disturbi o patologie, aventi sede in altre parti del corpo.
Il concetto di fondo della riflessologia plantare è che a determinate zone dei piedi corrispondano ben precisi organi, strutture nervose, articolazioni ecc.
Le teorie sul meccanismo di funzionamento della riflessologia plantare sono numerose, così come gli usi.
Tra le condizioni che i riflessologi ritengono di poter alleviare con uno dei loro trattamenti, rientrano: l’asma, le infezioni alle vie respiratorie, la cattiva digestione, l’emicrania, il dolore alla schiena, il dolore cronico ecc.
La riflessologia plantare ha radici antichissime. Secondo alcune ricerche storiche, una pratica simile era diffusa già nella Cina del 4000 Avanti Cristo e nell’Antico Egitto; inoltre, sembra che una sorta di massaggio dei piedi, con finalità terapeutiche su tutto il resto del corpo, fosse in voga anche tra le tribù indiane del Nord America.
Venendo a tempi più recenti, a proporre per la prima volta il concetto moderno di riflessologia plantare fu un medico statunitense di nome William H. Fitzgerald, nel 1913.
In Italia, due pionieri della riflessologia plantare contemporanea furono il neurologo Giuseppe Calligaris, Professore presso l’Università di Roma, e il dottor Nicola Gentile. I loro studi sono datati attorno agli anni ’30 del Novecento.
Cos’è la riflessologia plantare?
La riflessologia plantare è una terapia olistica, cioè una teoria che vede la persona nel suo insieme di corpo, mente, spirito ed energia e infatti attinge alle dottrine orientali per cui l’energia, detta ki o prana, fluisce nel corpo attraverso i meridiani.
È proprio grazie a questi percorsi di energia che la zona stimolata tramite digitopressione ha effetto su un altro organo del corpo umano.
Si tratta di una tecnica molto antica che si basa sui principi della medicina cinese e sugli studi di terapia zonale del medico statunitense William H. Fitzgerald.
Come agisce la riflessologia plantare?
Alla base della riflessologia plantare sta l’assunto per cui la stimolazione di punti specifici del piede influisce sugli organi ad essi connessi e la pressione esercitata dal massaggiatore sulle terminazioni nervose del piede svolga un’azione sugli squilibri dell’organismo.
I punti riflessi permettono anche al terapeuta di accedere a parti del corpo normalmente non accessibili e apportare benefici a un organo grazie alla sola pressione su un punto del piede o della mano. Le zone riflesse, infatti, sono individuabili sulla pianta della mano e su quella del piede, che il terapeuta stimola con le dita.
Il metodo di massaggio della riflessologia plantare prevede digitopressione senza l’utilizzo di oli e altri strumenti. Questa pratica non è riconosciuta scientificamente, ma comporta notevoli benefici per la salute ed è particolarmente efficace nella cura di disturbi psicosomatici e nella promozione del benessere generale del corpo umano. Il massaggio, infatti, agisce sulla tensione che si accumula nei piedi, con un conseguente senso di relax, e aiuta a recuperare l’energia dispersa tramite la fatica e lo stress.
Quali sono i benefici della riflessologia plantare?
Ecco i principali benefici della riflessologia plantare:
- Rilassamento dell’apparato muscolo-scheletrico. Il massaggio delle terminazioni cura i sintomi del dolore e i problemi dovuti alle tensioni del corpo e allo squilibrio nella sua energia, così da distendere i muscoli e migliorare la mobilità delle articolazioni.
- Depurazione. Il fisico intossicato si depura più facilmente grazie alla stimolazione del sistema linfatico, che elimina le tossine aiutando i reni.
- Digestione. Le manovre facilitano la digestione agendo direttamente sugli organi coinvolti e per questo la riflessologia plantare è molto utile anche per i bambini piccoli che soffrono di disturbi del transito intestinale e coliche.
- Circolazione. La pressione a livello plantare favorisce la circolazione sanguigna beneficando gli organi riflessi e l’attività metabolica.
- Riduzione del dolore. La stimolazione di alcune zone della pianta del piede è in grado di agire su altre parti del corpo in cui il paziente accusa il dolore, e grazie all’effetto riflesso il paziente avverte una risposta positiva anche a livello del corpo, come avviene per il mal di schiena quando si stimola la parte interna del piede.
- Efficacia contro i disturbi psicosomatici. La riflessologia plantare viene praticata anche per la cura di disturbi del sonno, mal di testa, ansia e stress che spesso hanno ripercussioni a livello fisico: infatti, stimolare l’articolazione del metatarso è utile nel ridurre gli stati di tensione e a evitare attacchi di panico e tachicardia.
Come funziona una seduta di riflessologia plantare?
Una seduta di riflessologia plantare inizia con l’osservazione del piede: il terapeuta analizza la forma, il colore, l’elasticità e l’idratazione della pelle e le eventuali alterazioni del piede, determinando attraverso il tatto i punti di forza e di debolezza.
Le sedute di riflessologia si focalizzano sulla persona e sulla sua energia piuttosto che sulla malattia, con lo scopo di favorire la naturale autoguarigione attraverso lo stimolo nervoso e la liberazione della mente da ogni preoccupazione.
Quali sono le controindicazioni della riflessologia plantare?
Anche se la riflessologia plantare non è una dottrina medica scientifica, come ogni tecnica di massaggio ha delle controindicazioni.
È meglio evitare questo tipo di manipolazione sia durante la gravidanza sia durante il ciclo mestruale: le manovre, infatti, possono agire anche sul feto e aumentano il flusso di sangue.
Visto che questa tecnica stimola gli organi interni è anche consigliabile sottoporsi a una seduta lontano dai pasti. Inoltre, è controindicato sottoporsi a qualunque tipo di massaggio durante uno stato infiammatorio o quando si è eccessivamente nervosi. È bene affrontare la terapia con calma, quando si è aperti al contatto con il massaggiatore.
Le controindicazioni includono anche malattie del sistema nervoso che comportano il rischio di spasmi e malattie neurodegenerative, che rendono i pazienti nervosi e instabili.
Nel caso di varici, flebiti e trombosi l’azione della riflessologia plantare sul sistema cardiocircolatorio è considerata un pericolo per il paziente.
Anche quando si fa uso di farmaci il massaggio potrebbe rivelarsi un rischio e per questo è meglio sottoporsi a una visita preliminare e affidarsi a un esperto.
La riflessologia plantare è controindicata anche nei casi di depressione e malattie mentali perché, nonostante il massaggio abbia effetti benefici sugli stati di ansia e stress, esso può agire in modo preventivo, ma è sconsigliato se la malattia è in fase avanzata.
NB. Tale terapia non è basata su uno studio scientifico, per cui non sostituisce il parere dei medici e specialisti, che si consiglia sempre di consultare per le patologie sopra citate.
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